Article
Italian
ID: <
10.4000/mefrm.2977>
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DOI: <
10.4000/mefrm.2977>
Abstract
La produzione di lettere tra XIV e XV secolo in Italia settentrionale è fortemente influenzata dal magistero di Francesco Petrarca. Le sue epistole furono copiate, insieme ad altri testi, in raccolte destinate a costituire modelli per le cancellerie. Nel contempo alcuni intellettuali, che vissero all’ombra di Petrarca, si premurarono di raccogliere in corpora organizzati la propria produzione epistolare, come per esempio Paolo de Bernardo, Giovanni Conversini e Giovanni Dondi dell’Orologio. Nell’articolo si prendono in considerazione in particolare le lettere di Giovanni Manzini, singolare figura di uomo di armi e letterato : le sue lettere, conservate nel ms. Vat. lat. 11507, autografo, sono particolarmente significative non soltanto per le qualità stilistiche, ma anche perché sono specchio fedele delle tensioni politiche e culturali che percorsero la corte dei Visconti alla fine del secolo XIV. Di alcune di queste lettere, indirizzate a Gian Galeazzo Visconti, al cancelliere Pasquino Capelli e ad altri funzionari viscontei, è fornita l’edizione critica.