Article
Italian
ID: <
http://hdl.handle.net/2078.1/235482>
Abstract
Attraverso un confronto tra la pronuncia del Tribunale UE nel caso Izuzquiza e Semsrott/Frontex e la sentenza n. 1121/2020 del Consiglio di Stato, questo contributo mette in luce le potenzialità, ma soprattutto i limiti, del diritto di accesso civico generalizzato. Tale strumento giuridico potrebbe risultare utile a portare alla conoscenza della collettività informazioni relative allo svolgimento delle operazioni navali nel Mediterraneo centrale, in ottemperanza agli obblighi giuridici di ricerca e soccorso in mare. Tale giurisprudenza è rivelatoria delle difficoltà che si profilano nell’interpretazione dell’ampiezza dell’accesso, sia da parte delle amministrazioni nelle motivazioni dei provvedimenti diniego, sia da parte del giudice con rispetto al sindacato di tali provvedimenti.