Article
German, English, Spanish, French, Italian, Portuguese
ID: <
oai:doaj.org/article:b079c31681cb4b33910500f86890762f>
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DOI: <
10.6092/1593-2214/360>
Abstract
Questo articolo considera la atipica produzione letteraria dell’umanista Tristano Caracciolo (Napoli, 1437-1522) e analizza la sua controversa collocazione nel contesto politico e culturale napoletano tra la fine del secolo XV e l’inizio del XVI. Nel De vitae auctoris actae notitia, le sue memorie, e in altri lavori di taglio autobiografico e storico, Caracciolo, membro della nobiltà napoletana, indirizza la propria attenzione su eventi di grande importanza per la storia di Napoli e del suo regno. L’articolo mostra il ritratto di un intellettuale che non si sentiva completamente schierato con la dinastia regnante e restava fedele al mos maiorum, antico e austero, della nobiltà cittadina.